Il Torneo
La Storia
Il Torneo dei Rioni è sopravvissuto al tempo, ai cambiamenti epocali, alle mode e alle nuove tecnologie. Non c'era ancora l'Unione Europea, il Gallo Belotti non era nemmeno nato, ma sulla terra del Borgato i quartieri di Mondovì se le davano già di santa ragione per la supremazia cittadina in una contesa ancora sconosciuta e difficile da maneggiare. Un torneo che prendeva l'eredità dei leggendari tornei dei bar che, a loro volta, avevano rimpiazzato quelli del vecchio Palio dei Rioni, che incendiavano le estati monregalesi nei quali si giocava nelle "stubie" o nei campetti parrocchiali. Tornei in cui il bomber dell'Interregionale rischiava la rotula con lo stopper del Csi, tornei in cui potevi trovare più spettatori che in certe partite odierne in Serie A, tornei in cui si potevano guadagnare in premi cifre oggi impensabili. Erano gli anni Novanta, bellezza.
Le origini: dal campetto del Borgato al F.lli Bozzo di Carassone
Il 3 giugno i padroni di casa del Borgato battezzano il Torneo dei Rioni, nato da un'idea di Livio Bottasso e Fabrizio Lanza, complice la verve organizzativa di Franco Degrandis. A sfidarli c'è il Piandellavalle: finisce 2-1 per i gialli che vincono il primo storico match grazie alle reti di Mauro Deorsola e Gianni Vinai. Per i verdi non basta il gol di Fofo Pesa. Da lì in poi è una valanga che non si fermerà più e trascinerà tutta la città. La seconda partita di ogni tempo è quella che, tutt'ora, mantiene il record di vittoria con maggior scarto: Ferrone-Piazza 14-0. Per gli azzurri segna chiunque, difesa giallorossa non in serata di grazia. Nel girone A, oltre al Borgato, si qualifica anche il Sant'Anna che si mette dietro Altipiano e il Via Cuneo. Nel gruppo B, c'è il Rinchiuso, una delle squadre che non hanno avuto la forza di conservarsi e resta un oggetto di culto tra i nostri ricordi come un il 45 giri, come il jukebox. Dicevamo, nel girone B si segna a grappoli: Ferrone-Rinchiuso 10-3, Rinchiuso-Piazza 15-2 [difesa giallorossa in serata "no"], Breo-Rinchiuso 10-6 e Piandellavalle-Piazza 11-1 [difesa giallorossa penalizzata dalle distrazioni]. Insomma, a volte si gioca come se la tattica non fosse mai esistita. Semifinali: il sogno del Borgato si infrange contro il Ferrone che si impone per 2-0 [Paolo Morello featuring autogol borgatese]. Il Carassone manda ko il Sant'Anna per 4-2 con Guido Bessone mattatore del match con una doppietta. Il Borgato chiuderà un ottimo torneo [che poi sarà il suo migliore di sempre] al terzo posto dopo il 4-3 al Sant'Anna. La finalissima è partita vera: 5-5 dopo i tempi regolamentari, addirittura 6-6 alla fine dei supplementari in una overdose di gol ed emozioni. Il finale è il più classico: la lotteria dei calci di rigore premia il Carassone. La squadra di Edoardo Tomatis alza al cielo la Coppa e imprime il suo nome nell'albo d'oro. Questi i primi campioni di Mondovì, segnatevi i loro nomi: Ivano Taricco, Guido Bessone, Mauro Bruno, Fabrizio Bestiale, Massimo Cuniberti, Giancarlo Genola, Daniele Romanisio, Massimo Sclavo e Diego Vacchetta. Giancarlo Quaglia del Ferrone si laurea capocannoniere con 13 reti. Osvaldo Passaretta è il miglior giocatore ed Enrico Costa, sì proprio lui, miglior portiere. Andate in giro per l'Italia a chiedere a tutti gli organizzatori di tornei dei rioni: «Ce l'avete per caso voi un ministro della Repubblica nell'albo d'oro del miglior portiere?».
La seconda edizione va in scena su un campo importante, quello di Carassone. La manifestazione prende corpo e si decide di far pagare l'ingresso agli spettatori: 3mila lire per assistere a due incontri. Nemmeno troppo, e tanti carassonesi raggiungono il campo anche solo per quattro chiacchere e per respirare la bella atmosfera che si è creata. Tra gli organizzatori Bottasso cede il passo e fanno capolino le mitiche figurine [altro colpo che in Italia ben pochi possono vantare]. Impostazione grafica primordiale e immagini in bianco e nero, ma tant'è: dopo pochissimi giorni si rende necessaria una ristampa delle immaginette adesive: le 20mila previste erano decisamente poche. Alla fine se ne conteranno 16mila pacchetti... 80mila figurine!!!
Si gioca da maggio a metà giugno, prima che inizi la magica epopea di Usa '94. I campioni in carica non riescono a ripetersi: fatale è la semifinale contro l'Altipiano. Segnano Guido Bessone e Paolo Bonino, poi il Carassone questa volta mastica amaro ai rigori. Il grande dominatore è il Breo e Mauro "Muscolo" Beccaria è immarcabile: Breo-Sant'Anna 3-2 [ma lui non c'è], Breo-Ferrone 3-0 [un gol], Breo-Altipiano 1-0. L'unico a rovinare il filotto dei granata è il Piandellavalle che fa suo, inopinatamente, il derby per 2-1 grazie alla doppietta di Bruno Barberis [che sarà capocannoniere]. Nella semifinale con il Piazza, il Breo cala il poker: "Muscolo" ne fa due e Dimbi Wa Bakambu anche. Per il Piazza l'unico gol della serata è di Gian Piero Bottoli. Il Carassone chiude terzo [2-0 al Piazza], mentre la finalissima è a senso unico. Beccaria [miglior giocatore of course] e compagni impongono la legge del più forte: 3-0 e ciao Altipiano di fronte a quasi 300 spettatori paganti. Premio miglior portiere a Natalino Griseri.
Si trasloca ancora, questa volta in periferia sui prestigiosi campi degli impianti della Valeo
Dopo soli tre anni i campetti del centro cittadino vanno stretti a Lanza e Degrandis e nell'edizione 1996 il carrozzone si sposta agli impianti Valeo, che stanno passando di mano al Comune. Non è affatto una brutta idea, c'è spazio per il pubblico e le serate diventano un appuntamento fisso per i monregalesi non solo per assistere alle partite.
Scende di un'unità il numero dei rioni dei piccoli. Le difficoltà ad organizzare le squadre seguendo il rigido regolamento sono numerose. Cinque formazioni sono comunque troppo poche. Si dovrà pensare a qualche aggiustamento.
Tra i grandi invece, fa capolino, sommessamente, il San Giovanni dei Govoni, fino a quel momento entità sconosciuta ai più con soli 200 abitanti e una rinomata trattoria dispersi tra i campi di meliga. Da simpatica a canaglia a brutta gatta da pelare, il passo è breve. Il San Giovanni si presenta con la maglia azzurra da angioletti, ma la realtà è ben diversa. Sgomina Borgato, Altipiano, Breo e Rinchiuso con i gol di Roberto Tomatis, la paurosa forza d'urto di "Lalas" Valter Bessone e la classe di "Cadin" Terreno in difesa. Il Carassone però è in grande forma e la semifinale è una battaglia durissima. Giancarlo Genola va in gol per i biancorossi e quando mancano pochi secondi al triplice fischio, all'ultimo pallone buttato in the box, sbuca Giuseppe Mondino che firma un pareggio ormai impensabile. Si va ai rigori: i frazionisti non ne sbagliano uno e vanno in finale. Ad attenderli c'è il Piazza di Mario Musso [quante prodezze] e Fabio Bianchi [quanti gol] che fanno fuori, sempre ai rigori, la rivelazione Borgato. Non c'è partita: Ilario Tomatis apre le marcature, poi Valter Bessone e un autogol condannano il Piazza. Un esordio clamoroso, ma che ne sanno quelli che hanno visto solo il Leicester. Il Carassone, terzo, applaude Manlio Camperi: capocannoniere e ancora miglior giocatore. Cadin Terreno è miglior giocatore non tesserato. Al Rinchiuso [come spesso accade] va la Coppa Disciplina. Da ricordare, un pazzesco Altipiano-Rinchiuso giocato il 5 luglio 1996 e finito 9-4 di fronte a uno sparuto manipolo di spettatori eroici che resiste ad una pioggia biblica che travolge tutto e tutti. Tra i piccoli fa il bis l'Altipiano che con il Carassone domina dilagando il torneo all'italiana prevalendo proprio sui carassonesi ai rigori dopo un tiratissimo pareggio. Miglior giocatore Michelangelo Tomatis e capocannoniere Giuseppe Costantino. Miglior portiere Alessandro Mondino.
E' l'anno delle rivoluzioni: il Torneo Senior passa sotto l'egida prestigiosa della Figc, con arbitri federali da ogni parte della provincia che sostituiscono quelli locali. Nel Torneo Junior si prova a ridurre l'età: si gioca coi Pulcini (8-11 anni) e subito aderiscono 8 Rioni.
Ritorna dopo un anno di pausa a gran richiesta il fatidico Album: un sempre maggiore sforzo organizzativo che però premia alla grande i sacrifici del Comitato Organizzatore. La quadricromia che prende il posto del bianco e nero e la grafica moderna e accattivante, fanno lievitare i costi che però sono coperti quasi con entusiasmo da numerosi sponsor. E i pacchetti venduti saranno quasi 35mila, più di 200mila figurine... Robe da mat!
Sul rettangolo di gioco è ancora l'anno del Breo. Muscolo Beccaria torna a comandare e la sua squadra porta a casa il titolo per la seconda volta. La bella storia del San Giovanni finisce subito. Ah no? Cadin e soci arrivano di nuovo in finale contro ogni pronostico. Dopo una terrificante sconfitta per 3-0 subita dal Via Cuneo [con gol direttamente su rinvio dal fondo di Fabio Merigone], sembra tutto finito, ma proprio il Via Cuneo, perde uno dei match più assurdi di tutti i tempi. Ai rossoblù basta un pari per qualificarsi alle semifinali contro un Piandellevalle già eliminato e senza grandi motivazioni. Ad un certo punto succede l'impensabile e Aldo Vietto, dopo una palombella in mischia, spedisce il pallone in fondo al sacco con un colpo di schiena che viene ancora oggi raccontato nei peggiori bar di Mondovì dai testimoni presenti. Via Cuneo eliminato. In semifinale, il San Giovanni piega l'Altipiano per 2-1 con i gol di Roberto Tomatis e Matteo Toscano. Non basta la rete di Antonio Bevacqua agli uomini di Valter Cerrone. Il Breo liquida il Carassone con doppietta di Michi Bottero. La finalissima si gioca sui binari dell'equilibrio, con due grandi difese a sfidarsi. Lo 0-0 non si sblocca, poi ai supplementari Valerio Tomatis, difensore old style, si trova a tu per tu con Fabio Spanò e lo supera con un pallonetto di tibia. Il pallone è praticamente dentro, quando in rovesciata arriva Muscolo Beccaria a spazzarlo via. Nome e cognome: un miracolo. Sono segni del destino: quando mancano due minuti al termine, Pippo Bracco si toglie i panni del terzino e indossa quelli del supereroe: diagonale da posizione defilata. Palla in rete e Breo campione. Tutto vero.
Il crescendo continuo di interesse della Manifestazione raggiunge il culmine di formazioni iscritte al Torneo Senior: 12, le dieci del 93 più Borgo Aragno e San Giovanni.
Tocca quota 9 anche il Torneo Junior, sempre seguiti da cornici di pubblico impensabili fino a qualche anno prima.
Danno lustro alla manifestazione due noti campioni del calcio italiano, Aaron Winter e Francesco Moriero dell'Inter, che presenziano alla Cerimonia Inaugurale prima di partire per i mondiali di Francia con le rispettive nazionali, offrendo agli occhi dei monregalesi una cornice di pubblico sensazionale e un colpo d'occhio fantastico in questa calda serata di maggio: 560 paganti con più di 900 presenze tra atleti e addetti ai lavori...
Il Carassone si riprende il trono e lo fa con le cattive: prima spazza via le avversarie nel gironcino iniziale con 4 vittorie in 4 partite tra le quali spicca un 5-4 al Via Cuneo griffato dalla doppietta di Bestiale e dalla tripletta di Faedda. Tanto per cambiare, il Breo di Mauro Beccaria si qualifica per i quarti di finale e lì Muscolo fa fulmini e tuoni con una pazzesca tripletta nel 3-2 ad un Borgato duro a morire. Il Sant'Anna manda a casa il Ferrone grazie ad un gol di Mariano Gonella. Il derby Carassone-Piazza è biancorosso (3-2): i protagonisti sempre i soliti noti Bestiale, Manlio Camperi e Faedda. Il Rinchiuso, capace di dominare il suo gruppo con Borgato e San Giovanni, si inchina all'Altipiano solamente ai calci di rigore. Da libro di storia i nomi dei marcatori di quel match: Tato Lanza e Rateo per il Rinchiuso, Franco Caon e Mauro Aluffi per l'Altipiano. Semifinali: il Breo schianta il Sant'Anna per 3-0 e il Carassone si impone per 3-2 all'Altipiano. La finalissima è una supersfida tra pesi massimi: Muscolo Beccaria vs Man Camperi. Di fronte a quasi 500 spettatori, il Carassone fa suo il match con un gol di Fabrizio Bestiale e porta a casa per la terza volta il trofeo.
L'ultima edizione del millennio conferma il Carassone come il rione re di Mondovì. L'avvio dei campioni è stentato: sia il Rinchiuso sia il Sant'Anna costringono i ragazzi di Marco Bruno ai rigori, con il Ferrone arriva addirittura una secca sconfitta per 3-1 (attenzione ai marcatori biancoazzurri perché sono nostalgia pura: Mario Calimera, Beppe Comino e Franco Giuliano). A salvare il Carassone tanto per cambiare è Man Camperi che firma il gol-partita con il Breo. Il Sant'Anna è beffato dalla sconfitta ai rigori nello scontro diretto. Il Ferrone chiude il girone in testa. Nell'altro gruppo, dopo un anno disastroso, torna protagonista il San Giovanni che si qualifica agevolmente assieme all'Altipiano. Massimo Cuniberti regala l'ennesima finale ai suoi (1-0 all'Altipiano); il favoritissimo Ferrone si arrende alla staffilata di Valter Bessone. La finale Carassone-San Giovanni non regala reti al pubblico. Ai penalties Man Camperi e soci conquistano il torneo per la quarta volta e comincia a scomodare la parola "dominio".
condividi